La psicoterapia familiare
La psicoterapia familiare è un intervento terapeutico finalizzato ad aiutare i componenti di una famiglia a superare delle difficoltà che può incontrare durante le fasi del suo ciclo di vita.
La psicoterapia ha lo scopo di attivare le risorse di cui la famiglia dispone; mira a favorire, tra i famigliari, la possibilità di trovare nuove e più efficaci modalità comunicative e di ascolto dell'altro, di espressione dei propri bisogni personali, di rispetto e condivisione.
L’idea di fondo è che ogni famiglia rappresenti un caratteristico sistema di riferimento e di appartenenza, caratterizzato da regole comunicative specifiche, all’interno del quale anche il sintomo, come ogni comportamento, assume una funzione ben precisa, non riguardando esclusivamente la persona che lo manifesta. Per questo motivo, l’attenzione del terapeuta non sarà rivolta solo al singolo “portatore di sintomo o la difficoltà (il cosiddetto "paziente designato"), ma alle relazioni tra i vari individui all’interno di un determinato contesto.
La psicoterapia è condotta da un terapeuta o da un’equipè terapeutica.
L ’obiettivo è quello di lavorare con tutti i membri della famiglia contemporaneamente, coinvolgendo a seconda delle esigenze, il singolo nucleo famigliare (o in alcune fasi solo alcuni suoi membri), le famiglie di origine( nonni, zii, fratelli) e altre persone ritenute significative per i membri della famiglia stessa.
Le sedute di terapia famigliare hanno una durata di un ora e mezza e si svolgono a cadenza quindicinale. Tuttavia , tale frequenza può variare a seconda dell’intensità del disagio e delle esigenze terapeutiche.
La psicoterapia ha lo scopo di attivare le risorse di cui la famiglia dispone; mira a favorire, tra i famigliari, la possibilità di trovare nuove e più efficaci modalità comunicative e di ascolto dell'altro, di espressione dei propri bisogni personali, di rispetto e condivisione.
L’idea di fondo è che ogni famiglia rappresenti un caratteristico sistema di riferimento e di appartenenza, caratterizzato da regole comunicative specifiche, all’interno del quale anche il sintomo, come ogni comportamento, assume una funzione ben precisa, non riguardando esclusivamente la persona che lo manifesta. Per questo motivo, l’attenzione del terapeuta non sarà rivolta solo al singolo “portatore di sintomo o la difficoltà (il cosiddetto "paziente designato"), ma alle relazioni tra i vari individui all’interno di un determinato contesto.
La psicoterapia è condotta da un terapeuta o da un’equipè terapeutica.
L ’obiettivo è quello di lavorare con tutti i membri della famiglia contemporaneamente, coinvolgendo a seconda delle esigenze, il singolo nucleo famigliare (o in alcune fasi solo alcuni suoi membri), le famiglie di origine( nonni, zii, fratelli) e altre persone ritenute significative per i membri della famiglia stessa.
Le sedute di terapia famigliare hanno una durata di un ora e mezza e si svolgono a cadenza quindicinale. Tuttavia , tale frequenza può variare a seconda dell’intensità del disagio e delle esigenze terapeutiche.
Quando è indicata la terapia familiare:
- Quando il disagio di uno dei suoi membri ha un impatto molto forte su tutta la famiglia,
- Quando il disagio è manifestato da un bambino o da un adolescente
- Quando la sofferenza è determinata da un evento che coinvolge tutto il nucleo famigliare, ad esempio un lutto o una separazione, difficoltà comunicative, malattia di uno dei membri.