Bulimia nervosa (BN)
La Bulimia Nervosa, letteralmente “fame da bue” (dal grego bôus "bue" e limós "fame"), si caratterizza per la presenza “abbuffate” a cui seguono comportamenti di compensazione finalizzati ad ostacolare l’aumento di peso.
Per giungere ad una diagnosi di Bulimia Nervosa devono essere presenti tutti i seguenti criteri:
A. Ricorrenti abbuffate.
Un’abbuffata è caratterizzata da entrambi i seguenti elementi:
1) mangiare in un definito periodo di tempo (ad es, un periodo di due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso tempo ed in circostanze simili;
2) Sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (ad es., sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).
B. Ricorrenti ed inappropriate condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, di diuretici, di enteroclismi o di altri farmaci, digiuno o esercizio fisico eccessivo.
C. Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno due volte alla settimana, per tre mesi.
D. I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso corporei.
E. L'alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa (AN).
Per giungere ad una diagnosi di Bulimia Nervosa devono essere presenti tutti i seguenti criteri:
A. Ricorrenti abbuffate.
Un’abbuffata è caratterizzata da entrambi i seguenti elementi:
1) mangiare in un definito periodo di tempo (ad es, un periodo di due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbero nello stesso tempo ed in circostanze simili;
2) Sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (ad es., sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).
B. Ricorrenti ed inappropriate condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, di diuretici, di enteroclismi o di altri farmaci, digiuno o esercizio fisico eccessivo.
C. Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno due volte alla settimana, per tre mesi.
D. I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso corporei.
E. L'alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa (AN).
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La Bulimia viene ulteriormente suddivisa in due sottotipi:
- Bulimia Nervosa con Condotte di Eliminazione: il soggetto presenta regolarmente vomito autoindotto o uso inappropriato dì lassativi, di diuretici o di enteroclismi.
- Bulimia Nervosa senza Condotte di Eliminazione: il soggetto presenta altri comportamenti compensatori inappropriati, quali il digiuno o l'esercizio fisico eccessivo, ma non si dedica regolarmente al vomito auto-indotto o all'uso inappropriato di lassativi, di diuretici o di enteroclismi.
Alcune persone pensano di essere bulimiche perché ritengono di mangiare troppo; in realtà la "crisi bulimica",che è la caratteristica fondamentale della Bulimia Nervosa, ha dei criteri ben precisi e non si riferisce certo all'aver esagerato con qualche fetta di torta o qualche cioccolato in più.
La crisi bulimica è pertanto un abbuffata definita “oggettiva”: la persona mangia una quantità di cibo oggettivamente abbondante in un determinato arco di tempo (1-2 ore) avendo la sensazione di perdere il controllo e di non riuscire a fermarsi.
Di solito le abbuffate vengono fatte con i cibi considerati “proibiti” come i dolci, i carboidrati e i grassi, alimenti che al di fuori delle abbuffate le persone con Bulimia cercano di eliminare dalla propria alimentazione.
Inoltre le crisi bulimiche devono avvenire almeno due volte alla settimana.
Le persone con Bulimia Nervosa hanno di solito un peso normale, anche se in qualche caso possono essere in sovrappeso. Un fattore molto importante nell'esordio della Bulimia Nervosa è la dieta.
Spesso chi soffre di Bulimia al di fuori delle abbuffate cerca di seguire un regime alimentare molto ristretto, iniziando un ciclo alternante di dieta e crisi bulimiche che consolida e mantiene il disturbo stesso.
In alcuni casi le crisi bulimiche non seguono ad una dieta ipocalorica ma ad un insieme di sensazioni ed emozioni spiacevoli come la solitudine, la noia, la rabbia e la tensione che la persona gestisce con difficoltà.
- Bulimia Nervosa con Condotte di Eliminazione: il soggetto presenta regolarmente vomito autoindotto o uso inappropriato dì lassativi, di diuretici o di enteroclismi.
- Bulimia Nervosa senza Condotte di Eliminazione: il soggetto presenta altri comportamenti compensatori inappropriati, quali il digiuno o l'esercizio fisico eccessivo, ma non si dedica regolarmente al vomito auto-indotto o all'uso inappropriato di lassativi, di diuretici o di enteroclismi.
Alcune persone pensano di essere bulimiche perché ritengono di mangiare troppo; in realtà la "crisi bulimica",che è la caratteristica fondamentale della Bulimia Nervosa, ha dei criteri ben precisi e non si riferisce certo all'aver esagerato con qualche fetta di torta o qualche cioccolato in più.
La crisi bulimica è pertanto un abbuffata definita “oggettiva”: la persona mangia una quantità di cibo oggettivamente abbondante in un determinato arco di tempo (1-2 ore) avendo la sensazione di perdere il controllo e di non riuscire a fermarsi.
Di solito le abbuffate vengono fatte con i cibi considerati “proibiti” come i dolci, i carboidrati e i grassi, alimenti che al di fuori delle abbuffate le persone con Bulimia cercano di eliminare dalla propria alimentazione.
Inoltre le crisi bulimiche devono avvenire almeno due volte alla settimana.
Le persone con Bulimia Nervosa hanno di solito un peso normale, anche se in qualche caso possono essere in sovrappeso. Un fattore molto importante nell'esordio della Bulimia Nervosa è la dieta.
Spesso chi soffre di Bulimia al di fuori delle abbuffate cerca di seguire un regime alimentare molto ristretto, iniziando un ciclo alternante di dieta e crisi bulimiche che consolida e mantiene il disturbo stesso.
In alcuni casi le crisi bulimiche non seguono ad una dieta ipocalorica ma ad un insieme di sensazioni ed emozioni spiacevoli come la solitudine, la noia, la rabbia e la tensione che la persona gestisce con difficoltà.